Resoconto dal Cersaie 2022: natura e tecnologia, i colori e l’opaco, il nero e l’oro

“Tantissimi professionisti e giornalisti hanno affollato il quartiere fieristico di Bologna per Cersaie 2022. Il design e la tecnologia sono stati interpreti indiscussi degli stand proposti dagli oltre 600 espositori” - ecco la frase di chiusura del Cersaie 2022 ed ecco qui sotto il mio personale resoconto direttamente da questo Salone.

Natura e Tecnologia

Tema centrale dei Saloni è sempre più il dialogo tra natura e tecnologia che diventa fisico con l’ingresso delle piante nei progetti bagno con tutti i benefici per la nostra salute, ma anche concettuale quando il designer e ora ancor prima la direzione aziendale mira all’obiettivo del “fare” ma con una sempre maggiore attenzione all’impatto ambientale

Un esempio è l’azienda Cipì, di cui approfondirò i prodotti e le novità presentate nel prossimo articolo, che da sempre ha scelto il Teak riciclato come elemento protagonista delle sue collezioni. Un legno recuperato che continua a vivere nelle nostre case portandoci profumi esotici. 

Si tratta di legno certificato Legal Wood e di recupero che non contribuisce alla deforestazione. Se anche tu avrai la fortuna di toccare uno dei loro piani in legno vero vivrai un’esperienza sensoriale davvero unica.

Un altro caso è la nuova serie Compact di Paffoni con la quale porta in Italia, ciò che per esempio nel mercato tedesco è già assodato, e cioè un Set da incasso Universale per Miscelatori e Termostatici.

Approfondirò anche questo in un articolo dedicato, in breve ti scrivo che racchiude in sé stesso diversi vantaggi: uno su tutti il non dover demolire il bagno o le piastrelle per sostituire il termostatico della doccia e l’adattabilità a tutti i tipi di parete e di rivestimento. Immagina quindi l’impatto sull’ambiente in termini di riduzione degli sprechi e di abbattimento di costi futuri in caso di sostituzione o di riparazione.

I colori e l’opaco

Il giallo, la terra di siena, il blu, l’indaco, il rosa e il marrone. La fa da padrone l’uso del colore: sui frontali, sul piano top e sui lavelli che ora si abbinano anche ai termoarredi. Tutto rigorosamente in finitura opaca, di lucido, ti assicuro, ne ho visto davvero poco. L’opaco porta con sé il vantaggio di essere molto facile da pulire e in genere fa notare meno le imperfezioni.

Ho toccato con mano molte superfici lavorate con effetto pietra, yuta o leggermente grezze sia nei piani, che all’esterno dei lavelli o nei piatti doccia. L’effetto è davvero gradevole sia al tatto che alla vista.

Ti invito a cogliere nelle foto l’abbinamento cromatico perfetto tra lavello e termoarredo, nel bagno modello “vivace” con in colore giallo e nel modello “sistema Tuby” con il verde. Non vedo l’ora di svelarti tutti i particolari del sistema Tuby presentato da Arblu, ma per ora ti rimando ad un prossimo articolo altrimenti vado lungo.. 😉

Il nero e l’oro

Già lo sai.. e si riconferma qui al salone l’uso dell’oro e del nero. Elegante abbinamento e quando c’è.. il padrone della scena. Ho visto oro (e anche la finitura ottone) nei lavelli, nei miscelatori o usato come fossero piccole pennellate di colore per valorizzare i dettagli come nei piedini nelle composizioni d’arredo o per gli accessori.

Il nero ancor più diffuso sia nei sistemi a tubolare a ricordare quei bancone delle officine ripreso da Arblu con il sistema Tuby, da Vitra con Plural sulla scia del gusto “industrial” che abbina elementi in metallo enfatizzati grazie ad una verniciatura di colore nero.

Intuirai che per me è impossibile riassumere un salone in un solo articolo ma ti prometto che nei prossimi cercherò di scendere più nel dettaglio e farti scoprire altre novità.

* Credits

Le foto di questo articolo: @Arblu.MadeinItaly @cipitaly @FedericoScano

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